Dall’INPS indicazioni su assegni familiari e quote di maggiorazione di pensione per quest’anno
Con la circ. n. 31 pubblicata ieri, l’INPS ha fornito indicazioni su assegni familiari e quote di maggiorazione di pensione per l’anno 2024, che si applicano nei confronti dei soggetti esclusi dalla normativa sull’assegno per il nucleo familiare, ossia coltivatori diretti, coloni, mezzadri e dei piccoli coltivatori diretti, cui continua ad applicarsi la normativa sugli assegni familiari, e pensionati delle Gestioni speciali per i lavoratori autonomi, cui continua ad applicarsi la normativa delle quote di maggiorazione di pensione.
Per questi soggetti la cessazione del diritto alla corresponsione dei trattamenti di famiglia, per effetto delle vigenti disposizioni in materia di reddito familiare, non comporta la cessazione di altri diritti e benefici dipendenti dalla vivenza a carico e/o a essa connessi. L’INPS ricorda che l’art. 1 del DLgs. 230/2021 ha istituito, dal 1° marzo 2022, l’assegno unico e universale per i figli a carico, stabilendo altresì all’art. 10 comma 3 che, limitatamente ai nuclei familiari con figli e orfanili, sempre da marzo 2022, non sono più riconosciute le prestazioni di cui all’art. 4 del DPR 797/55 (cfr. circ. n. 34/2022, § 5).
L’Istituto precisa quindi che gli importi delle prestazioni sono:
- 8,18 euro mensili spettanti ai coltivatori diretti, coloni, mezzadri per fratelli, sorelle, nipoti;
- 10,21 euro mensili spettanti ai pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi e ai piccoli coltivatori diretti per coniuge e fratelli, sorelle, nipoti;
- 1,21 euro mensili spettanti ai piccoli coltivatori diretti per i genitori ed equiparati.
La circ. n. 31/2024 fornisce poi indicazioni sulle tabelle dei limiti di reddito familiare da applicare ai fini della cessazione o riduzione della corresponsione degli assegni familiari e delle quote di maggiorazione di pensione e sui limiti di reddito mensili da considerare ai fini del riconoscimento del diritto agli assegni familiari per l’anno 2024.