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Falsità dei documenti sullo stato dei lavori ai fini superbonus da evidenziare

La Cassazione ha riepilogato la disciplina esaminando un ricorso relativo al sequestro preventivo dei crediti di imposta di cui all’art. 119 del DL 34/2020

/ Stefano COMELLINI

Sabato, 17 febbraio 2024

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Il superbonus, detrazione fiscale introdotta dal DL 34/2020 (decreto “Rilancio”), è oggetto della crescente attenzione dei magistrati penali per il consistente numero di frodi, in particolare correlate all’opzione della cessione del credito, che hanno fatto lievitare in maniera abnorme l’ammontare complessivo dei crediti d’imposta “fittizi”.

La fattispecie penale di riferimento si rinviene, principalmente, nell’art. 316-ter c.p. (“Indebita percezione di erogazioni pubbliche” e non più “a danno dello Stato”), modificata, appunto anche nella rubrica, dall’art. 28-bis del DL 4/2022 (decreto “Sostegni-ter”) proprio per reprimere più efficacemente il fraudolento conseguimento di tutte le provvidenze a matrice

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