L’espropriazione di un terreno sconta l’IVA
Un’operazione di trasferimento, mediante espropriazione, della proprietà di lotti di un terreno agricolo verso il pagamento di un’indennità al proprietario deve essere assoggettata a IVA, nel caso quest’ultimo sia un agricoltore soggetto passivo e agisca in quanto tale, anche se non esercita alcuna attività di commercializzazione fondiaria e non ha intrapreso alcuna azione diretta a detto trasferimento.
È quanto stabilito dalla Corte di Giustizia dell’Ue nella sentenza depositata ieri, 11 luglio 2024, relativa alla causa C-182/23, in merito al combinato disposto degli artt. 2 e 14 della direttiva 2006/112/Ce.
Il caso esaminato è relativo a un imprenditore che esercita l’attività di allevamento di vacche. Il soggetto passivo ha acquistato lotti di terreno destinati ad ampliare la sua azienda che, tuttavia, sono stati parzialmente espropriati.
I giudici unionali hanno ritenuto che l’indennità percepita dall’allevatore sia da assoggettare a IVA. Nel caso di specie, infatti:
- sussiste una “cessione di beni” effettuata a titolo oneroso, in quanto rientra in tale nozione anche il trasferimento, accompagnato dal pagamento di un’indennità, della proprietà di un bene in base a un’espropriazione compiuta dalla Pubblica Amministrazione o in suo nome o a norma di legge (art. 14 par. 2 lett. a) della direttiva 2006/112/Ce);
- l’allevatore è un soggetto passivo che agisce in quanto tale, considerato che i lotti di terreno agricolo erano destinati alla sua attività economica.
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