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FISCO

Sostenibilità al centro dell’evoluzione del settore agricolo e agroindustriale

Dal 2025 sarà efficace il decreto IRPEF attuativo della delega fiscale

/ Arianna ZENI

Giovedì, 5 settembre 2024

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Sostenibilità e innovazione al centro dell’evoluzione dei profili giuridici e fiscali del settore agricolo e agroindustriale.
Sono i concetti di fondo attorno ai quali si è sviluppato l’interessante convegno che si è tenuto ieri a Gonzaga, che è stato promosso dalla “Fondazione per gli studi giuridici e fiscali in agricoltura Gian Paolo Tosoni” e dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Mantova e al quale ha partecipato il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo.

Durante l’incontro, che si colloca tradizionalmente all’interno della Fiera Millenaria di Gonzaga, sono state approfondite diverse tematiche che interessano la fiscalità agricola e sono stati premiati gli studenti delle facoltà di Agraria, Economia e commercio e Giurisprudenza che hanno partecipato al bando per l’assegnazione del Premio di laurea Gian Paolo Tosoni “L’Agricoltura del futuro - Legislazione, Fisco, Tecnica e Ambiente” per l’anno 2024.

Con riguardo alla riforma fiscale, approvata dal parlamento il 14 agosto 2023, il Vice Ministro rende noto che, ad oggi, sono stati approvati definitivamente 13 decreti, due dei quali dovrebbero essere pubblicati nei prossimi giorni in Gazzetta Ufficiale. Sarebbero poi all’esame delle Commissioni parlamentari il Testo unico sulle sanzioni, quello sui tributi minori (registro, successioni, concessioni governative, imposta di bollo) e quello sul contenzioso.

In relazione alla fiscalità agricola sono riepilogati i principi e i criteri direttivi contenuti nella legge delega di riforma fiscale (L. 111/2023) che all’art. 5 comma 1 lett. b), prevede l’inserimento di nuove classi e qualità di coltura nel Catasto dei terreni che tengano conto dei più evoluti sistemi di coltivazione e che andrebbero a implementare le attività agricole di cui all’art. 2135 c.c.

L’obiettivo è quello di far rientrare tra le attività agricole tassate con il reddito agrario quelle più sostenibili come, ad esempio, le c.d. vertical farm e le colture idroponiche, in grado di ridurre, tra l’altro, il consumo di acqua, di rendere più salubri i prodotti vegetali, di sottrarre determinate produzioni di carattere vegetale agli effetti distruttivi dei cambiamenti climatici.

Non sarebbe quindi la presenza di un terreno agricolo a determinare l’esercizio dell’attività agricola (tassata a reddito agrario), ma l’esercizio dell’attività agricola, indipendentemente da dove essa si svolge.
Allineare, quindi, il concetto civilistico a quello fiscale dando rilevanza all’esercizio vero e proprio dell’attività agricola è quel che dovrebbe disciplinare il decreto legislativo di riforma dell’IRPEF che a breve dovrebbe essere esaminato dalle Commissioni parlamentari (DLgs. che è già stato approvato dal CdM e che probabilmente, visti i tempi parlamentari, sarà efficace dal 2025).

Al fine di riconoscere al mondo agricolo un ruolo importante nella sostenibilità ambientale viene poi toccato il tema dei crediti di carbonio da collocare sul mercato che verrebbero attribuiti agli agricoltori che si impegnano ad adottare tecniche di coltivazioni più sostenibili. Al riguardo la legge delega prevede infatti l’inclusione tra i redditi conseguiti con attività agricole ex art. 2135 c.c., entro limiti predeterminati, dei redditi relativi ai beni, anche immateriali, derivanti dalle attività di coltivazione e allevamento che concorrono alla tutela dell’ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici.

Altro tema importante che è stato affrontato riguarda il regime fiscale riservato alla produzione e cessione di energia elettrica o calorica da fonte fotovoltaica, eccedente la soglia dei 260.000 kWh anno, cui si applica il regime di determinazione forfetaria di cui all’art. 1 comma 423 della L. 266/2005.
Da regolamentare, infatti, l’applicazione (o meno) del coefficiente di redditività sull’intera tariffa corrispettiva conseguita con la cessione di energia (oltre ad istruire gli appositi uffici sui comportamenti da adottare), attorno al quale si è generato un ingente contenzioso con l’Amministrazione finanziaria.

Viene, infine, fatto un accenno dal Vice Ministro alla legge di bilancio per l’anno 2025, che molto probabilmente non conterrà particolari novità che possano impattare sul settore agricolo.

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