Nella nomina di organi di controllo dai tribunali si dovrebbe quantificare il compenso
Spettabile Redazione,
ho letto con interesse la prassi del tribunale di Milano (si veda “Nelle srl basta il sindaco unico” del 12 febbraio).
Salvo che il decreto di nomina riportato nell’articolo sia stato trascritto solo parzialmente, non vedo la quantificazione del compenso.
Questa mancanza comporta inevitabilmente due conseguenze: la prima è che la maggior parte dei nominati non accetterà in quanto, in mancanza di indicazione chiara del compenso, immagino che nessuno si cimenti alla cieca senza sapere la contropartita economica.
La seconda, per gli intrepidi che nonostante questo accetteranno l’incarico, comporterà un aumento dei contenziosi in tribunale per la determinazione del compenso.
Da ultimo mi pare importante sottolineare che, in mancanza di tariffe certe, il rischio di compensi non gratificanti liquidati nel potenziale contenzioso sia molto alto nelle piccole società, per le quali non è prevista la norma sul giusto compenso previsto per le società di più grandi dimensioni ex L. 49/2023.
Augusto Fumagalli
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Como
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