Dei 5.742 emendamenti al Ddl. di bilancio depositati, 1.600 sono della maggioranza
Si è chiuso ieri alle 10 il termine per depositare gli emendamenti al Ddl. di bilancio 2026, ora all’esame della Commissione Bilancio del Senato. Le proposte emendative sono in totale 5.500, di cui circa 1.600 presentate dai partiti di maggioranza. In testa c’è Forza Italia con 677 emendamenti, segue Fratelli d’Italia (circa 500), mentre la Lega ne ha presentati 399 e Noi Moderati 62.
“La prossima scadenza sarà martedì, quando i gruppi parlamentari depositeranno i circa 400 emendamenti segnalati – ha dichiarato in una nota il Presidente della commissione Bilancio del Senato e senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini –. Da lì entreremo nel vivo del lavoro: valuteremo prima l’ammissibilità dei segnalati e successivamente inizieremo l’esame dell’intero fascicolo”.
Tra gli emendamenti di FI, uno mira al dietrofront sugli affitti brevi, con la cancellazione della norma che fa salire al 26% l’aliquota per chi affitta un immobile per periodi di tempo limitati tramite piattaforme.
Tra quelli di FdI, si segnala l’introduzione di una disposizione che prevede, a partire dal 1° gennaio 2026, l’istituzione di un’imposta speciale di bollo, nella misura fissa 500 euro, su ogni pagamento per l’acquisto di beni o servizi effettuato in denaro contante, nel territorio dello Stato, per un importo compreso tra 5.001 e 10.000 euro. L’emendamento alza dunque il tetto per l’uso dei contanti da 5.000 a 10.000 euro, ma applica una tassa.
Infine, tra gli emendamenti della Lega, si segnala l’innalzamento di altri due punti percentuali (da 2 a 4) dell’aliquota base dell’IRAP per banche e assicurazioni per portare oltre un miliardo e 100 l’anno nel triennio al comparto sicurezza.
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