Rischio circolo vizioso per la «tassa su internet»
Secondo l’Ansa la Commissione europea non ha commentato la richiesta del sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti di sospendere i piani per introdurre una ripartizione dei costi di uso della rete tra gli operatori di telecomunicazione e i fornitori di contenuti on line, confermando solo di aver ricevuto la lettera inviata da Butti al riguardo.
Il sottosegretario aveva scritto il 4 agosto scorso alla Commissione segnalando il rischio che la “tassa su internet” crei “un circolo vizioso di prezzi più alti, domanda più bassa, meno scelta e meno utilizzo a scapito di tutti operatori del mercato e consumatori”, chiedendo quindi all’esecutivo comunitario ulteriori approfondimenti su una proposta giudicata allo stato “prematura”.
La Commissione Ue, spiega un portavoce, “ha un’agenda digitale ambiziosa” dove il “fattore abilitante” è “la performance della sua infrastruttura di connettività”. “Dobbiamo quindi aumentare gli investimenti per reti più moderne e più resistenti in tutta l’Ue”, aggiunge, ricordando la consultazione esplorativa avviata sul futuro della connettività in cui si sonda anche il tema della “potenziale necessità di un meccanismo per un «contributo equo» ai costi di rete”. “Nelle prossime settimane verrà presentata una relazione sintetica delle risposte alla consultazione. La riapertura delle norme Ue sulla neutralità della rete non è mai stata un’opzione” ha precisato.
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