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LAVORO & PREVIDENZA

Risarcimento del danno se il diritto di precedenza non è indicato per iscritto

L’obbligo di richiamare il diritto di precedenza nell’atto scritto di assunzione che contiene il termine è funzionale al relativo esercizio del lavoratore

/ Giada GIANOLA

Giovedì, 11 aprile 2024

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Se il datore di lavoro non richiama in modo espresso nell’atto scritto di assunzione, che contiene la clausola con cui è apposto un termine, il diritto di precedenza del lavoratore a tempo determinato nelle assunzioni a tempo indeterminato nei successivi 12 mesi, l’esercizio di tale diritto viene pregiudicato, con conseguente diritto del prestatore a ottenere il risarcimento del danno ex art. 1218 c.c. nel caso in cui il datore di lavoro abbia proceduto comunque a nuove assunzioni.
Lo ha affermato la Cassazione con la sentenza n. 9444/2024, disattendendo la conclusione dei giudici di merito secondo cui l’inadempimento di tale obbligo datoriale avrebbe come unica conseguenza la mancata decorrenza del termine per far valere il diritto di precedenza da parte del lavoratore, pari ...

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