Nuovi impatriati con requisito della prevalenza critico per gli autonomi
Andrebbe chiarito se rilevi la sola durata delle prestazioni svolte in Italia come per i dipendenti
La fruizione del nuovo regime degli impatriati rimane subordinata, come in precedenza, allo svolgimento dell’attività lavorativa in via prevalente in Italia.
La verifica di tale condizione richiede alcune cautele nei casi dei lavoratori autonomi che, pur avendo trasferito la residenza fiscale dal 2024 e iniziato a prestare attività in Italia, mantengano comunque i propri clienti esteri, i quali in una fase iniziale potrebbero rappresentare la parte preponderante del fatturato, sebbene tali persone si trovino fisicamente sul territorio nazionale per la maggior parte del periodo di imposta.
In altre parole, con riferimento al lavoro autonomo, andrebbe chiarito se il requisito della prevalenza vada misurato su base qualitativa oppure su base quantitativa.
Vale quindi la pena riprendere i termini
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