La riforma delle sanzioni non considera la dichiarazione presentata nei 90 giorni
«Dimenticata» anche la dichiarazione infedele sanata nei 90 giorni
L’Agenzia delle Entrate da tempo cerca di agevolare i contribuenti che, entro 90 giorni dal termine di presentazione della dichiarazione, manifestano l’intenzione di ravvedere la dichiarazione omessa o la dichiarazione infedele.
Se il ravvedimento operoso interviene nei 90 giorni, la dichiarazione omessa è equiparata a una dichiarazione dalla quale non emergono imposte da versare (punita con un minimo di 250 euro, che con la riduzione a 1/10 da ravvedimento sconta una sanzione di appena 25 euro), mentre la dichiarazione infedele viene equiparata a una dichiarazione inesatta punita sempre con un minimo di 250 euro (da ridurre a 1/9 per effetto del ravvedimento operoso, così si giunge a una sanzione di appena 27,78 euro).
Non è questa la sede per soffermarci sui profili critici di ciò. ...
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