Accollo del debito obbligazionario con registro fisso
Resta ferma la registrazione «in caso d’uso» se l’accordo è concluso per corrispondenza
Con la risposta a interpello n. 170/2024, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’atto mediante il quale la società capogruppo si accolla, con effetto liberatorio, il debito nascente dal titolo obbligazionario emesso da altra società appartenente al gruppo, previa messa a disposizione da parte di quest’ultima della provvista in denaro necessaria per fronteggiare gli impegni connessi al prestito obbligazionario, è soggetto, in linea generale, all’imposta di registro e non rientra nell’ambito di applicazione dell’IVA.
Nel caso di specie, la società istante, nella veste di capogruppo, rappresentava all’Amministrazione finanziaria l’intenzione di sostituirsi all’emittente originario del titolo obbligazionario, al fine di centralizzare il debito
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