Divieto di cancellazione dall’Albo durante i procedimenti disciplinari irragionevole
L’univocità della disposizione non consente una interpretazione costituzionalmente orientata
Il divieto di cancellazione dall’Albo dell’avvocato sottoposto a procedimento disciplinare, per tutta la durata del medesimo, a partire dal giorno di invio degli atti al Consiglio distrettuale di disciplina sarà vagliato dalla Corte Costituzionale.
Le Sezioni Unite della Cassazione, con l’ordinanza n. 19197/2024 hanno infatti sollevato la questione di legittimità costituzionale dell’art. 57 della L. 247/2012 (Legge professionale forense).
La Suprema Corte riassume, preliminarmente, la posizione di giurisprudenza e dottrina con riguardo alla ratio della disposizione, individuata:
- da un lato, nella finalità di consentire all’incolpato, una volta instaurato il procedimento disciplinare, di giovarsi delle prerogative difensive che la legge gli riserva, impedendo agli ...
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