Il rientro in Italia blocca l’agevolazione prima casa per l’emigrato all’estero
Il beneficio implica che il trasferimento all’estero sia effettivo al momento dell’atto
L’agevolazione prima casa per il soggetto trasferito all’estero per ragioni di lavoro non si applica se l’acquirente, pur iscritto all’AIRE, è rientrato in Italia al momento dell’atto di acquisto e sta lavorando con contratti a tempo determinato, in quanto, come già chiarito nella circ. dell’Agenzia delle Entrate n. 3/2024, la norma agevolativa richiede che il trasferimento all’estero sia effettivo al momento dell’atto.
Lo afferma l’Amministrazione finanziaria nella risposta n. 238, pubblicata ieri.
L’istanza di interpello proveniva da un soggetto che, dopo aver prestato attività lavorativa per diversi anni in Italia, avendo nello Stato la propria residenza, si era trasferito all’estero per motivi di lavoro, iscrivendosi all’AIRE. ...