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FISCO

Sul riporto delle perdite la Cassazione si allinea all’Agenzia delle Entrate

La norma antielusiva scatta se la società non supera il test di vitalità nel periodo della retrodatazione

/ Francesco DE ROSA

Sabato, 25 gennaio 2025

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Con la sentenza n. 1715, depositata ieri, la Cassazione si è pronunciata in merito all’interpretazione e all’applicazione dell’art. 172 comma 7 del TUIR. Si tratta della disposizione, avente carattere di norma antielusiva specifica, che preclude la compensazione intersoggettiva di perdite, in esito a un’operazione di fusione, tra una società “sana”, in grado di produrre utili, e una “bara fiscale”, che apporta esclusivamente perdite.

Essa prevede che il riporto delle perdite non è consentito se la società che le ha in dote non supera il c.d. test di vitalità, consistente nel confronto tra i ricavi ed i costi del personale dell’esercizio anteriore a quello in cui avviene la fusione ed i due precedenti (vi è poi una limitazione nell’ammontare

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