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Tempo fino a metà settembre per rispondere alle comunicazioni di irregolarità

L’Agenzia delle Entrate, dopo il confronto con il CNDCEC, fa slittare i termini in scadenza dopo la pausa estiva

/ REDAZIONE

Martedì, 15 luglio 2025

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Il Consiglio nazionale dei commercialisti, con l’Informativa n. 110/2025, ha comunicato che per la trasmissione della documentazione relativa al controllo formale di cui all’art. 36-ter del DPR 600/73 delle dichiarazioni dei redditi per il periodo d’imposta 2022 ci sarà tempo fino ai primi 15 giorni di settembre.

Di conseguenza, per le comunicazioni recapitate dall’Amministrazione finanziaria a partire dall’ultima decade di giugno, la trasmissione della documentazione e delle informazioni richieste potrà ragionevolmente avvenire, senza conseguenze, indicativamente anche nei primi 15 giorni di settembre.

Lo slittamento è stato deciso a causa delle numerose comunicazioni inviate ai contribuenti con cui l’Agenzia delle Entrate invita a trasmettere la documentazione relativa al controllo formale ex art. 36-ter del DPR 600/73 entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione.
Visti i tanti adempimenti con scadenza a fine luglio, viene spiegato nell’Informativa, il Presidente del CNDCEC Elbano de Nuccio si è attivato assieme al Tesoriere delegato all’area fiscalità Salvatore Regalbuto, ritenendo quantomai opportuna l’interlocuzione con l’Agenzia delle Entrate, che ha portato al rinvio della scadenza dopo la pausa estiva.

Come anche esplicitato nelle comunicazioni inviate dall’Agenzia, “in ogni caso, la documentazione sarà valutata anche se trasmessa oltre il suddetto termine” di 30 giorni (termine non previsto dalla legge e, quindi, da considerarsi meramente ordinatorio) e che per la trasmissione dei documenti e delle informazioni richiesti vige la sospensione dei termini dal 1° agosto al 4 settembre prevista dall’art. 37, comma 11-bis, secondo periodo, del D.L. 223/2006”.

Di conseguenza, l’Agenzia ha diramato agli Uffici territoriali istruzioni con le quali si invita a non procedere alla comunicazione degli esiti del controllo formale anche laddove il termine di 30 giorni cada in prossimità del periodo di sospensione.

Più critica l’ANC

L’Associazione nazionale commercialisti, pur esprimendo soddisfazione per il risultato raggiunto, evidenzia con un comunicato stampa la necessità di individuare ed esplicitare al più preso il nuovo termine.
In una richiesta ufficiale indirizzata alla Direzione Centrale, infatti, l’ANC aveva proposto il 30 settembre, in modo tale da poter rassicurare i clienti e calendarizzare la nuova scadenza.

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