Per i lavoratori agricoli dipendenti i contributi volontari salgono al 30,30%
L’aliquota risulta incrementata dello 0,20% rispetto a quella del 2024
Con la circolare n. 110 di ieri, 14 luglio 2025, l’INPS ha illustrato le modalità di calcolo dei contributi volontari riguardanti le varie categorie di lavoratori agricoli – autonomi e dipendenti – relativi all’anno 2025, nonché dei contributi integrativi volontari di cui all’art. 4 del DPR 1432/71.
In prima battuta, con riferimento ai lavoratori agricoli dipendenti, autorizzati alla prosecuzione volontaria dell’assicurazione entro il 30 dicembre 1995 ovvero a partire da tale data, l’aliquota contributiva da applicare a decorrere dal 1° gennaio 2025 è pari al 30,30% (0,11% come aliquota base e 30,19% come quota pensione). L’aliquota risulta quindi incrementata dello 0,20% rispetto a quella del 2024 (30,10%).
Per i lavoratori agricoli autonomi, ossia coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali, la circolare in commento riporta, in forma tabellare, le quattro classi di reddito settimanale in base alle quali è previsto il pagamento dei contributi volontari da parte di tali lavoratori, precisando per ciascuna di esse il contributo totale dovuto, il cui importo, ai sensi dell’art. 10 comma 2 della L. 233/90, non può essere inferiore a:
- 67,27 euro settimanali, se l’autorizzazione alla contribuzione volontaria è stata accordata prima del 31 dicembre 1995;
- 79,65 euro settimanali, se autorizzata successivamente alla suddetta data.
Invece, per i contributi integrativi volontari di cui all’art. 4 del DPR 1432/71 degli operai agricoli a tempo indeterminato e determinato, l’importo, che può essere richiesto fino alla concorrenza di 270 giornate annue, è pari a quello del contributo obbligatorio vigente nell’anno cui si riferiscono i versamenti volontari a integrazione. Pertanto, il calcolo è effettuato tenendo conto dell’imponibile contributivo determinato in base alle retribuzioni percepite, sul quale si applica l’aliquota IVS vigente nel settore che, per l’anno 2025, è pari a 30,30%.
Diversamente, per i contributi integrativi volontari dei piccoli coloni e compartecipanti familiari sono utilizzati i salari medi convenzionali definiti dal DM 10 giugno 2025 e le aliquote contributive degli operai a tempo determinato valide per l’anno 2025.
Infine, la circolare in commento riporta le modalità di calcolo e i contributi volontari dei coloni e mezzadri reinseriti nell’Assicurazione generale obbligatoria, per i quali il versamento è effettuato con modalità differenti a seconda che il soggetto sia autorizzato prima o dopo il 12 luglio 1997.
In particolare l’INPS precisa che, per i contribuenti autorizzati a partire dal 12 luglio 1997, per le domande con decorrenza collocata nell’anno 2025, il contributo integrativo è costituito dalla somma dei seguenti importi:
- importo dovuto dal concedente in regime obbligatorio pari a 22,97 euro;
- importo a titolo di contribuzione obbligatoria IVS, calcolato sulla media delle retribuzioni percepite nell’anno precedente la data della domanda di autorizzazione ai versamenti volontari, applicando l’aliquota percentuale pari al 9,34% (aliquota dell’8,84% prevista per gli operai agricoli, aumentata dello 0,50% di cui all’art. 3 della L. 297/82).
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