La disapplicazione delle società di comodo guarda ai sintomi della crisi
Può esserci una situazione oggettiva che giustifica i mancati ricavi anche prima dell’apertura della procedura concorsuale
Con l’ordinanza n. 28313, depositata il 24 ottobre 2025, la Cassazione si è pronunciata sull’applicazione della disciplina delle società di comodo, di cui all’art. 30 della L. 724/94, ad una società che versava in stato di crisi.
L’anno interessato dall’avviso di accertamento, con il quale venivano contestate le maggiori imposte, era il 2012, in relazione al quale peraltro la società aveva presentato istanza di interpello, parzialmente accolta (sembra di capire che l’accoglimento riguardasse l’esclusione dal test di alcune partecipate presumibilmente in quanto operative, come previsto dal provv. n. 23681/2008, § 1 lett. e).
La particolarità della fattispecie risiede nella circostanza che la società in crisi aveva fatto ricorso prima a un piano di risanamento ...
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