Integrazioni retributive con buoni a rischio tassazione
Qualora il documento di legittimazione riporti anche il valore nominale del bene, si configura come trasferimento di denaro
Nella composizione del trattamento retributivo riferito al personale dipendente, sempre più spesso si assiste, in aggiunta a quanto viene erogato in denaro, all’integrazione degli emolumenti attraverso la fornitura di beni o servizi da parte del datore di lavoro.
Molte volte ciò avviene anche per potersi avvalere della disposizione normativa contenuta nell’articolo 51, comma 3 del TUIR, che esclude dalla formazione del reddito imponibile i beni e servizi erogati al dipendente se di valore complessivo non superiore, nel periodo di imposta, a 258,23 euro (per essere operativa, la disposizione richiede che si tratti dell’erogazione di valori in natura e non di denaro).
Spesso accade che il datore di lavoro non fornisca direttamente i beni o i servizi, ma consegni ai dipendenti ...
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