Comunicazioni «black list», partita IVA della controparte estera non obbligatoria
Il DM 30 marzo 2010 impone la sola indicazione del codice fiscale del cliente o fornitore o, in sua assenza, di un altro codice identificativo
La compilazione delle nuove comunicazioni delle operazioni con i paradisi fiscali presenta difficoltà di carattere operativo anche nelle questioni apparentemente più semplici, relative ai dati “anagrafici” da indicare nel modello.
Un primo esempio è rappresentato dalla sezione “Dichiarante diverso dal contribuente”, per la quale le istruzioni prevedono la compilazione “soltanto nel caso in cui il dichiarante (colui che sottoscrive la comunicazione) sia un soggetto diverso dal contribuente cui si riferisce la comunicazione”. Nella laconicità delle istruzioni medesime, si ritiene che il riquadro debba essere compilato in tutti i casi in cui il dichiarante sia una società, in modo da poterne indicare il rappresentante legale, o in senso lato il soggetto che ha ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41