Rischio plusvalenze sulle partecipazioni rivalutate cadute in successione
Secondo l’Agenzia delle Entrate, non valgono le rivalutazioni effettuate dal «de cuius»
Esaurita lo scorso 2 novembre la fase degli adempimenti per la rideterminazione del costo delle partecipazioni non quotate (redazione della perizia e versamento della prima rata dell’imposta sostitutiva), si apre quella delle operazioni per le quali la rivalutazione costituiva, generalmente, evento propedeutico. Normalmente si tratta di cessioni o conferimenti di quote per le quali, grazie alla rivalutazione, le plusvalenze si riducono notevolmente, o si azzerano del tutto.
Una situazione problematica emerge, invece, nel momento in cui la rivalutazione non sia preordinata all’immediata vendita della partecipazione e, per effetto del decesso nel frattempo intervenuto del soggetto che ha provveduto a rivalutare, la partecipazione stessa cada in successione.
Pur nella consapevolezza
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