Ai domiciliari l’imprenditore che simula cessioni d’azienda e scissioni
Si tratta, infatti, di operazioni che possono integrare la fattispecie di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte
Anche le cessioni aziendali e le scissioni societarie simulate, quali operazioni poste apparentemente in essere in funzione di una ristrutturazione aziendale, possono assumere rilevanza ai fini della fattispecie di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, giustificando, in presenza di un quadro indiziario di indubbia consistenza sia in relazione al profilo oggettivo che soggettivo della fattispecie, il ricorso a misure cautelari personali. È quanto si desume dalla sentenza 18 maggio 2011 n. 19595 della Corte di Cassazione.
L’amministratore di tre società gravate da consistenti debiti con il Fisco – a titolo di imposte dirette, sanzioni e interessi – effettuava dubbie operazioni di conferimenti di immobili, cessioni d’azienda e di scissione. Nei suoi confronti ...
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