Le riforme vanno fatte con «ragionevolezza»
Spettabile Redazione,
con riferimento alle ventilate ipotesi di riforma dell’esercizio delle professioni regolamentate, osservo che molto spesso in Italia o si fanno i monumenti o non si fa nulla, la via di mezzo non esiste. E invece, una giusta contemperazione dei vari interessi e delle varie esigenze è possibile. Quindi anziché regolamentare, in modo ragionevole, le professioni, si preferisce abolirle.
Approfitto per ricordare la proposta di “espellere” tutti i commercialisti dalle Commissioni Tributarie, rendendole prive di un supporto tecnico importante. Anche qui la soluzione ragionevole esiste, ovvero l’incompatibilità territoriale: il commercialista di Brescia viene nominato a Verona o Bergamo e viceversa.
Mi fermo qui. Le dichiarazioni dei redditi ci aspettano ugualmente.
Eugenio Vitello
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Brescia
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