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EDITORIALE

La mini-patrimoniale c’è e si vede benissimo

/ Enrico ZANETTI

Martedì, 5 luglio 2011

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Ricordate i tempi dei Governi Berlusconi succedutisi senza soluzione di continuità dal 2001 al 2006, quando le opposizioni si scagliavano contro il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, accusandolo di fare “finanza creativa” a danno della stabilità dei conti pubblici?
Oggi che il Ministro Tremonti è divenuto l’alfiere della stabilità dei conti pubblici, accuse di questo tipo non se ne sentono più e ci mancherebbe altro.

Il testo del decreto di manovra finanziaria, inviato ieri al Quirinale per la firma del Capo dello Stato, ci conferma che la stabilità dei conti pubblici è ormai la stella polare dell’azione del Ministro dell’Economia, ma non per questo la “finanza creativa” è andata in soffitta.
Semplicemente, è passata dall’avere come oggetto i saldi dei conti pubblici all’avere come oggetto le famose, anzi ormai famosissime, tasche degli Italiani.

Comma 7 dell’articolo 23 del testo del decreto alla firma del Presidente Napolitano: l’imposta di bollo sui depositi di titoli accesi dai cittadini presso gli intermediari finanziari passa, su base annua, dagli attuali 34,20 euro a 120 euro.
E non è finita.
A partire dal 2013, viene previsto che l’imposta cresca ulteriormente a 150 euro per depositi titoli di valore fino a 50.000 euro ed a ben 380 euro per depositi titoli di valore sopra i 50.000 euro.

Tutto questo può ovviamente essere definito in molti modi diversi.
Potremmo ad esempio chiamarlo un semplice ritocco dell’imposta di bollo sui depositi dei titoli.
Un ritocco nell’ordine del 350% da un giorno per l’altro e, a partire dal 2013, del 438% per i patrimoni di ricchezza mobiliare fino a 50.000 euro; del 1.111% per quelli oltre 50.000 euro.
Oppure potremmo chiamarlo con il suo vero nome, ossia una mini-patrimoniale sui titoli di ricchezza mobile posseduti dagli italiani.
Mini-patrimoniale che, per altro, poi così “mini” non è per i piccoli patrimoni, quelli del famoso ceto medio (a forza di sentir parlare per luoghi comuni, sono molte le cose che si finisce per avvertire come famose).

Certo, se il deposito titoli è nell’ordine di qualche milione di euro, 380 euro all’anno sono poco più di un fastidioso pizzo; se però il deposito titoli è di 50.000, 60.000 o 70.000 euro, ecco che ti viene prelevato più di uno 0,5% del valore in un’epoca in cui i rendimenti borsistici sono tutt’altro che a due cifre prima della virgola.
Tra l’altro, per i patrimoni di poco superiori ai 50.000 euro si finisce per avere una tassazione assolutamente allineata al 6 per mille della spesso rievocata manovra Amato del 1992 sui conti correnti, con la piccola differenza che, in questo caso, quello che viene proposto non è un prelievo straordinario, bensì a regime.

Una misura che in pratica fa l’esatto contrario di quello che, a parole, si è sempre sentito dire, anche dallo stesso Ministro dell’Economia: non tasseremo il risparmio degli Italiani e, se mai si rendesse necessario, colpiremo i grandi patrimoni e non quelli di modeste dimensioni.
Per gli amanti di George Orwell e del suo noto romanzo “1984”, in cui si teorizzavano le virtù del bis-pensiero, un vero e proprio caso da manuale.
L’imposizione di tipo patrimoniale non deve essere un tabù, soprattutto in un Paese come questo che tassa in modo squilibrato “persone”, “cose consumate” e “cose possedute”.
Questa misura qui, però, è l’esatto contrario di ciò che dovrebbe essere fatto, sia per il merito che per il metodo.

In modo ineccepibile, il Ministro Tremonti sottolineava nei giorni scorsi che non si può entrare nella stanza della manovra senza un draconiano taglio dei costi della politica, perché, prima di chiedere sacrifici, bisogna dimostrare di essere disposti a farli.
Le proposte con i tagli dei costi della politica ci sono entrate nella stanza della manovra.
Non ne sono però praticamente uscite.
In compenso, dalla stanza della manovra, nascosta tra le pieghe sinuose di commi e rinvii normativi, è uscita a sorpresa questa bella roba qua.
Come stanza deve essere veramente magica.

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