Nella definizione delle liti le perdite sono affrancabili
Il contribuente deve pagare sulla base delle imposte accertate e della cosiddetta «imposta virtuale»
Nella circ. 48/2011 (si veda “Sulle liti pendenti le linee guida dell’Agenzia” del 25 ottobre 2011), l’Agenzia delle Entrate affronta anche il tema relativo alla definizione delle liti pendenti instaurate su accertamenti concernenti le perdite fiscali.
In questo caso, a differenza di ciò che era accaduto nel 2002, si pongono due problemi: la determinazione del valore della lite (per accedere alla sanatoria, la causa deve essere di valore non superiore a 20.000 euro, e ciò deve essere vagliato considerando la maggiore imposta contestata al netto di sanzioni collegate al tributo e interessi) e il calcolo delle somme da versare, sempre parametrato al valore della causa.
In base a quanto sostenuto nella circ. 48, al § 3.2, se il contribuente intende affrancare la perdita, ...
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