Truffa allo Stato con sequestro ampio
La misura cautelare per equivalente, in funzione della successiva confisca, può riguardare sia i beni della società sia quelli del rappresentante legale
La contestazione al rappresentante legale di una società della fattispecie di truffa ai danni dello Stato, commessa nell’interesse o a vantaggio dell’ente, legittima il sequestro preventivo dell’equivalente di quanto conseguito, in funzione della successiva confisca, sia su beni dell’ente che su beni del rappresentante legale stesso.
A precisarlo è la Corte di Cassazione nella sentenza del 31 maggio 2012 n. 20976.
L’amministratore/rappresentante legale di una srl veniva indagato per l’integrazione, nell’interesse/vantaggio della società, di una truffa ai danni dello Stato (art. 640 comma 2 n. 1 c.p.), “reato presupposto” della responsabilità amministrativa degli enti (ex art. 24 comma 1 del DLgs. 231/2001). Veniva, quindi, disposto ...
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