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FISCO

Gli studi «rafforzati» dal redditometro convincono i giudici tributari

Poiché gli studi rappresentano una presunzione semplice, devono essere integrati da altri elementi convergenti

/ Alessandro BORGOGLIO

Martedì, 5 giugno 2012

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Qualora il risultato derivante dall’applicazione degli studi di settore sia avvalorato dalle convergenti risultanze desumibili dal redditometro, l’accertamento sulla base del primo strumento presuntivo risulta idoneo a sorreggere la pretesa impositiva. È quanto si evince dalla sentenza della C.T. Reg. di Bari n. 39 del 2 maggio 2012.

Un imbianchino veniva sottoposto a controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, che, sulla base degli studi di settore, determinava maggiori ricavi e conseguentemente un maggior reddito pari a circa 45.000 euro. Inoltre, sulla base degli elementi indicatori di capacità contributiva posseduti dal contribuente (2 auto di grossa cilindrata, tre immobili destinati ad abitazione principale e secondaria), l’Ufficio calcolava un maggior reddito ...

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