Studi di settore, induttivo non automatico per le comunicazioni infedeli
La circolare 30 dell’Agenzia ribadisce che l’accertamento non può essere attivato se il contribuente presenta una dichiarazione integrativa
Nella circolare n. 30/2012, l’Agenzia si sofferma ad approfondire la possibilità per gli Uffici di esperire l’accertamento induttivo nei casi di infedeltà della comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore.
Come si ricorderà, il DL n. 98/2011 ha introdotto una nuova lettera d-ter) nell’ambito del secondo comma dell’art. 39 del DPR 600/1973, individuando una nuova fattispecie di “pericolosità fiscale” dei contribuenti, legata appunto a violazioni in tema di compilazione dei modelli degli studi, tale da legittimare il ricorso ad una tipologia di accertamento, vale a dire l’induttivo “puro”, che dovrebbe avere carattere di assoluta “straordinarietà”.
La versione originaria della norma stabiliva che si potesse ...
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