Esenti da bollo le intestazioni fiduciarie di quote societarie «interne»
Ci sarebbe un’asimmetria nell’applicazione dell’imposta patrimoniale, che colpirebbe con l’IVAFE le quote di società estere intestate a residenti
A decorrere dal 2013, i clienti diversi dalle persone fisiche subiranno un’imposta di bollo, relativamente alle comunicazioni sui prodotti finanziari, che non potrà complessivamente superare l’ammontare di 4.500 euro presso il medesimo ente gestore.
È quanto stabilito al comma 509 dalla legge di stabilità 2013, che ha modificato il limite massimo di 1.200 euro previsto dalla nota 3-ter della Tariffa allegata al DPR 642/72 per le comunicazioni inviate nel 2012 ai clienti escludendo, tuttavia, dal beneficio le persone fisiche.
Del cap massimo beneficeranno, pertanto, non solo i grandi investimenti finanziari delle persone giuridiche, ma anche gli investimenti finanziari delle società semplici, dei trust ed enti commerciali per citarne solo alcuni.
Sul fronte degli investimenti esteri ...
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