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LETTERE

L’evasione dovrebbe avere rilievo penale solo se il contribuente non collabora

Giovedì, 9 maggio 2013

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Caro Direttore,
mi complimento per l’interessante commento sulla sentenza CEDU che ha chiarito la valenza del diritto di difesa per il contribuente (si veda “Il contribuente non deve «autoaccusarsi» nelle more della verifica fiscale” di ieri).

Dice la Corte che al contribuente non possono essere contestate sanzioni o comunque conseguenze negative basate sulla “non collaborazione” con l’Autorità fiscale, laddove tale collaborazione potesse avere conseguenze negative per lui sotto il profilo penale.

Aggiungo questi altri spunti:
- c’è da chiedersi quanto possa essere ritenuta sostenibile, a questo punto, la posizione dell’Amministrazione finanziaria circa l’obbligatorietà di proporre istanza di interpello disapplicativo in alcune circostanze (es. società di comodo), laddove il reddito che emergeresse dalla norma disapplicata superasse le soglie penali;

- l’Amministrazione sostiene (e la legge e la giurisprudenza le danno ragione) che, in presenza di circostanze che implichino la segnalazione all’autorità giudiziaria per evasione d’imposta, si consenta di raddoppiare i termini per l’accertamento, anche laddove il giudizio penale non avesse poi seguito o comunque l’imputato venisse assolto. C’è da chiedersi se analoga interpretazione estensiva valga ai fini della “non esibizione” dei documenti richiesti in sede di verifica o accertamento: che accade se il contribuente non collabora, temendo di scadere nel penale, se poi il penale non emerge?

Forse, una volta tanto, sarebbe opportuno cogliere lo spunto dall’approccio americano: la rilevanza penale dell’evasione dovrebbe emergere soltanto laddove il contribuente non presti collaborazione. Viceversa, laddove la collaborazione vi sia, anche in presenza di evasione, l’aspetto penale andrebbe espunto.
Sembra paradossale, ma tale approccio consentirebbe di ottenere un comportamento più onesto dei contribuenti e riserverebbe la sanzione penale a chi la merita veramente, evitando di ingolfare inutilmente i tribunali.


Giampiero Guarnerio
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano

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