Il divorzio «apre la strada» alle indagini finanziarie
Una sentenza della C.T. Reg. di Firenze stabilisce l’utilizzabilità di tali indagini, richieste dal giudice civile, anche per il controllo fiscale
La recente sentenza n. 27/31/13 della C.T. Reg. di Firenze si rivela molto interessante perché con essa i giudici di merito hanno stabilito che le indagini finanziarie svolte nell’ambito di una procedura di divorzio possono essere utilizzate anche ai fini fiscali, per l’accertamento nei confronti del contribuente.
Il giudice civile, in effetti, al fine di determinare l’assegno di divorzio e il contributo di mantenimento dei figli minori, può incaricare la Guardia di Finanza di svolgere le indagini in oggetto, ai sensi dell’art. 5, nono comma della L. 898/1970, in base al quale il tribunale può disporre indagini sui redditi e patrimoni delle parti, valendosi anche della polizia tributaria.
Nel caso di specie, i controlli sui conti correnti del marito, pensionato, avevano ...
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