In assenza di retribuzione, l’omesso versamento dei contributi non è reato
La Suprema Corte ha stabilito che, per provare la corresponsione, le sole dichiarazioni rese dal datore agli ispettori del lavoro possono non bastare
Il reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni dei propri dipendenti, previsto dall’art. 2 del DL n. 463/1983, si può configurare solo se vi è stata un’effettiva erogazione delle retribuzioni medesime. Inoltre, tale erogazione può non essere provata con le sole dichiarazioni confessorie rese dal datore agli ispettori del lavoro, ma possono essere richiesti ulteriori elementi probatori come, ad esempio, i modelli DM10.
Questo è quanto stabilito dalla Cassazione, con la sentenza n. 24503 di ieri.
Nel caso di specie, un imprenditore che aveva omesso di versare all’INPS le ritenute previdenziali operate sulle retribuzioni dei propri dipendenti, viene riconosciuto in sede d’appello penalmente responsabile ...
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