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IL CASO DEL GIORNO

Prosecuzione dell’attività da parte del socio superstite

/ Salvatore SANNA

Mercoledì, 2 ottobre 2013

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Il venire meno della pluralità dei soci, quando si protrae per un periodo superiore a sei mesi, costituisce una delle cause che comportano ex lege lo scioglimento di una società di persone.
In tal caso, però, succede spesso che il socio superstite prosegua l’attività come imprenditore individuale.

Al riguardo, la circ. Agenzia delle Entrate n. 54 del 19 giugno 2002 ha chiarito che:
- il socio superstite, proseguendo l’attività commerciale in qualità di imprenditore individuale, continua a produrre reddito d’impresa, che non può però essere inquadrato come reddito di partecipazione, dato lo scioglimento della società preesistente;
- in merito agli obblighi dichiarativi, la società è tenuta a presentare la propria dichiarazione dei redditi per l’ultimo periodo d’imposta

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