Sponsorizzazioni sportive con deduzione agevole ma «condizionata»
In alcuni casi possono anche configurarsi come spese di pubblicità
Il contratto di sponsorship, sotto il profilo civilistico, si connota per essere atipico o innominato, di origine anglosassone, a forma libera, di natura patrimoniale e sinallagmatico, in forza del quale un’impresa (sponsor) versa un corrispettivo ad un soggetto terzo (sponsee), affinché ponga in essere prestazioni pubblicitarie relative al marchio o ai prodotti dell’impresa sponsorizzante. Sotto il profilo fiscale, a certe condizioni, tali sponsorizzazioni si configurano come spese di pubblicità di cui all’art. 108, comma 2, primo periodo del TUIR, in base al quale esse sono deducibili nell’esercizio in cui sono state sostenute o in quote costanti nell’esercizio stesso e nei quattro successivi.
Stante l’assenza di una puntuale definizione normativa delle ...
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