Se il socio superstite prosegue l’attività è assegnazione dell’azienda
Se si trattasse di una trasformazione, le ipo-catastali sarebbero fisse
Nelle società di persone è diffuso il fenomeno dello scioglimento per mancata ricostituzione della pluralità dei soci. Si ricorda, infatti, che l’art. 2272, comma 1, n. 4 c.c. individua tra le cause di scioglimento della società di persone il venir meno della “pluralità dei soci, se nel termine di sei mesi questa non è ricostituita”.
A seguito del venire meno della pluralità dei soci, può accadere che l’attività di impresa venga proseguita sotto forma di impresa individuale, dall’unico socio “superstite”.
In tal caso, secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella circ. 29 maggio 2013 n. 18 (§§ 6.34 e 6.40), si configura un’assegnazione dell’intero complesso aziendale, in quanto “la natura aziendale dei beni assegnati
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41