Illegittime le restrizioni per le società non residenti nel consolidato fiscale
Per la Corte di Giustizia, sono contrarie al diritto comunitario le norme che, in tal modo, creano disparità di trattamento tra società nazionali ed estere
Sono giunti a sentenza ieri, 12 giugno 2014, gli attesi procedimenti rubricati C-39/13, C-40/13 e C-41/13, riguardanti i requisiti di accesso al consolidato fiscale in presenza di società del gruppo non residenti. Il contenuto della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea appare di estremo interesse, e potenzialmente in grado di incidere in modo significativo sulle legislazioni degli Stati membri (Italia compresa), qualora difformi dai principi in essa stabiliti.
Nel dettaglio, sono state ritenute lesive della libertà di stabilimento le legislazioni (nel caso specifico, si trattava di quella olandese) che impediscono il consolidamento:
- tra una società controllante residente in uno Stato e una società controllata di secondo livello residente nello stesso Stato, la cui controllante ...
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