Licenziabile il dipendente «incompatibile»
La giusta causa comprende anche situazioni esterne al rapporto, idonee a compromettere i presupposti della collaborazione
Può capitare che, sul luogo di lavoro, anche per ragioni inerenti alla sfera privata e personale, i rapporti tra un lavoratore e i colleghi e/o i superiori gerarchici diventino così difficili da ingenerare disorganizzazione e disfunzioni all’interno dell’azienda. Ci si chiede, quindi, quali siano i poteri legittimamente utilizzabili dal datore di lavoro per porre rimedio a tale situazione ed, in particolare, se – laddove non sia possibile (ad esempio, per le limitate dimensioni aziendali) il trasferimento del lavoratore – possa procedersi addirittura al suo licenziamento.
Al riguardo, occorre muovere dal presupposto che, nel nostro ordinamento, il potere di licenziare risulta fortemente limitato dalla legge. In verità, fatte salve alcune eccezioni, in base alla disciplina generale, ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41