Confermato il potere di verifica della CNPADC su attività incompatibili
Per la Cassazione, quindi, la Cassa può annullare i periodi contributivi in cui vi sia stato esercizio illegittimo della professione
Ribadita dalla Suprema Corte l’esistenza, in capo alla Cassa di previdenza dei Dottori Commercialisti, del potere di verificare se un soggetto abbia svolto, o meno, attività incompatibile con l’esercizio della professione e di procedere, in caso di accertamento con esito positivo, ad annullare i periodi contributivi nei quali la professione sia stata esercitata illegittimamente – appunto, perché in situazione di incompatibilità – anche qualora tale circostanza non sia stata previamente accertata, né sanzionata dal Consiglio dell’Ordine competente.
Con la sentenza n. 24140 di ieri, 12 novembre 2014, infatti, la sezione lavoro della Cassazione, sulla scorta del più recente orientamento della giurisprudenza di legittimità, ha dato ragione alla CNPADC, confermando che, pur in assenza ...
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