Collaborazione volontaria inibita da accessi sostanziali e avvisi di garanzia
Non ostano alla procedura le richieste sui conti correnti rivolte all’istituto di credito
L’Agenzia delle Entrate, nella circolare n. 10 di ieri, 13 marzo 2015, si sofferma, tra l’altro, sulle cause di inammissibilità della procedura di voluntary disclosure (per altri aspetti si veda anche “Dall’Agenzia i primi chiarimenti sulla voluntary disclosure” di oggi).
In pratica, la sanatoria è preclusa dall’inizio, di cui il contribuente abbia avuto formale conoscenza, di attività amministrative di controllo o dall’avvio di indagini penali tributarie, anche nei confronti del coobbligato o del concorrente nel reato.
Le classiche ipotesi di inammissibilità derivano dagli accessi sostanziali, dagli inviti a comparire e dai questionari; non rileva, però, la richiesta rivolta all’istituto finanziario attivata ai sensi dell’art. 32, comma 1, ...
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