Si riciclano solo i proventi di reati tributari
Una generica evasione fiscale non è sufficiente a ravvisare l’astratta configurabilità del reato tributario presupposto delle condotte di riciclaggio
Il reato di riciclaggio e le condotte di autoriciclaggio rappresentano l’oggetto principale della sentenza n. 4920/2015 della Corte d’Appello di Milano.
Senza risparmiare critiche alla confusa pronuncia di condanna di primo grado, si precisa, in primo luogo, come il soggetto che concorra nell’integrazione del delitto presupposto non possa essere punito per la fattispecie di riciclaggio (art. 648-bis c.p.) in forza della clausola di sussidiarietà ivi contenuta (“fuori dei casi di concorso nel reato...”). In tali ipotesi, infatti, ci si trova in presenza di condotte di autoriciclaggio, contemplate dal nuovo art. 648-ter.1 c.p., come inserito dall’art. 3 comma 3 della L. n. 186/2014, e rilevanti solo a decorrere dal 1° gennaio 2015. Resta, peraltro, non affrontata, ...
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