Rimesse bancarie dall’estero non sempre sintomatiche di evasione
La giurisprudenza dà valore alla prova contraria fornita per presunzioni, rigettando la necessità della c.d. «analitica dimostrazione»
Recentemente abbiamo evidenziato come, anche sulla base della giurisprudenza occupatasi del tema, gli strumenti presuntivi di reddito quali l’accertamento sintetico non possano, automaticamente, essere utilizzati a danno di contribuenti non residenti (si veda “«Redditometro» inibito per il contribuente non residente” del 10 agosto 2015).
Il discorso può essere ripreso in merito alla valenza delle indagini finanziarie eseguite nei confronti sia di contribuenti non residenti che residenti i quali, per le più varie ragioni, ricevono denaro proveniente dall’estero.
Premettiamo che la questione analizzata in questo intervento prescinde da tutte le problematiche sottese alla procedura di voluntary disclosure, dagli obblighi di monitoraggio fiscale e dalla presunzione di
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