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IMPRESA

Dall’associazione per delinquere profitto sequestrabile in via autonoma

La Cassazione si è di nuovo espressa su individuazione del profitto e possibilità di confisca in caso di responsabilità ex DLgs. 231/2001

/ Maria Francesca ARTUSI

Martedì, 24 novembre 2015

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Si pone nuovamente il tema del rapporto tra reati tributari e responsabilità degli enti ai sensi del DLgs. 231/2001. Così la Cassazione – con sentenza n. 46162 depositata ieri – affronta la questione dell’ammissibilità del sequestro finalizzato alla confisca per equivalente nei confronti dell’ente, imputato per associazione a delinquere connotata dalla transnazionalità ed avente come reati-scopo dei delitti di natura fiscale.
La Corte, in realtà, finisce per accogliere il ricorso presentato dalla società ricorrente avverso il sequestro disposto a suo carico, ma le motivazioni di tale accoglimento riguardano la prova dell’esistenza degli elementi costitutivi del reato associativo transnazionale (di cui all’art. 416 c.p. e alla L. 146/2006) e del relativo concorso continuato

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