Non spettanti i crediti oltre i limiti legali
Al superamento della soglia di punibilità di 50.000 euro per periodo d’imposta, quindi, è integrata la fattispecie di indebita compensazione
La Cassazione, nella sentenza n. 48211, depositata ieri, afferma che la nozione di crediti “non spettanti”, contenuta nella fattispecie di indebita compensazione, comprende anche il caso di utilizzo di un credito certamente esistente ma non utilizzabile per la parte eccedente il limite stabilito dalla legge.
Nel caso di specie, il rappresentante legale di una srl utilizzava in compensazione crediti IVA della società per importi superiori ai limiti consentiti dall’art. 34 della L. 388/2000 (516.456,90 euro, poi aumentati a 700.000 euro) omettendo il versamento di ritenute IRPEF e di contributi previdenziali per un ammontare superiore a 50.000 euro sia per il periodo d’imposta 2007 che per quello 2008. Ne conseguiva la contestazione della fattispecie di cui all’art. ...
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