Operazioni in contante oltre i limiti sanzionate anche se annotate
La Cassazione, seppure in relazione alla previgente disciplina, fornisce interessanti indicazioni sul limite all’utilizzo del denaro contante
Sono le operazioni in contanti artificiosamente frazionate l’oggetto della sentenza n. 1080/2016 della Corte di Cassazione.
La pronuncia, pur applicando l’art. 1 del DL 143/1991, appare di interesse anche rispetto all’attuale disciplina. La norma citata vietava il trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore in lire o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore da trasferire era complessivamente superiore a 20 milioni di lire. Tale importo era stato elevato a 12.500 euro dall’art. 1 del DM 17 ottobre 2002. Il trasferimento poteva tuttavia essere eseguito per il tramite degli intermediari abilitati.
La Suprema Corte, nella sentenza n. 8698/2007, aveva precisato ...
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