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Operazioni in contante oltre i limiti sanzionate anche se annotate

La Cassazione, seppure in relazione alla previgente disciplina, fornisce interessanti indicazioni sul limite all’utilizzo del denaro contante

/ Maurizio MEOLI

Giovedì, 4 febbraio 2016

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Sono le operazioni in contanti artificiosamente frazionate l’oggetto della sentenza n. 1080/2016 della Corte di Cassazione.

La pronuncia, pur applicando l’art. 1 del DL 143/1991, appare di interesse anche rispetto all’attuale disciplina. La norma citata vietava il trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore in lire o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore da trasferire era complessivamente superiore a 20 milioni di lire. Tale importo era stato elevato a 12.500 euro dall’art. 1 del DM 17 ottobre 2002. Il trasferimento poteva tuttavia essere eseguito per il tramite degli intermediari abilitati.

La Suprema Corte, nella sentenza n. 8698/2007, aveva precisato ...

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