Gli ex white nella CFC black del 2015
Alla luce del nuovo criterio, possono essere considerati «privilegiati» Paesi prima non menzionati nel DM 21 novembre 2001
L’avvicendarsi quasi caotico delle diverse normative in materia di CFC porta con sé l’effetto di evitare soluzioni di continuità nel caso di investimenti in Svizzera in società con un regime fiscale particolarmente favorevole (si veda “Investimenti svizzeri al test CFC «black»” del 18 gennaio).
La problematica discende dal fatto che il comma 4 dell’art. 167, in vigore nel 2015, oltre a fare riferimento al DM 21 novembre 2001, ora abrogato, includeva nella disciplina anche i regimi fiscali (e non i Paesi in toto) che si caratterizzavano per un livello impositivo inferiore alla metà di quello italiano.
Ad ausilio del contribuente era prevista l’emanazione di un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate in cui questi regimi avrebbero dovuto ...
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