Bonus prima casa anche con abitazioni contigue non catastalmente fuse
Secondo la Suprema Corte, che si esprime in relazione alla previgente disciplina, il dato formale è irrilevante
Nella sentenza n. 8346, depositata ieri, la Corte di Cassazione ribadisce l’applicabilità dell’agevolazione prima casa in ipotesi di acquisto contemporaneo di abitazioni contigue, precisandone le condizioni.
La sentenza, pronunciata con riferimento ad una situazione cui era applicabile la disciplina previgente, fornisce lo spunto per valutare l’applicabilità del principio in essa sancito anche in relazione alla disciplina attualmente vigente.
Nel caso di specie, l’Agenzia delle Entrate aveva negato l’agevolazione prima casa in relazione all’acquisto di due abitazioni contigue, a causa del mancato perfezionamento della fusione catastale delle particelle su cui esse insistevano, entro il termine di decadenza dal potere di accertamento dell’Agenzia delle
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41