Credito da dichiarazione omessa da riconoscere anche nel processo
Se l’avviso bonario non è stato definito per ritardo degli uffici, la soluzione può derivare dalla c.d. «acquiescenza processuale»
Ormai da vari anni, una fattispecie che sovente interessa le Commissioni tributarie riguarda il disconoscimento dei crediti d’imposta (IVA e imposte sui redditi) non tanto perchè se ne mettono in discussione i fondamenti, ma in quanto derivanti da dichiarazioni omesse, oppure presentate ma considerate tali siccome, al momento della trasmissione, era ormai spirato il termine di tolleranza dei novanta giorni, di cui all’art. 2 comma 7 del DPR 322/98.
A breve dovrebbero pronunciarsi le Sezioni Unite, sia sulla legittimità della condotta del contribuente che riporta a nuovo un credito esistente ma derivante da una precedente dichiarazione ritenuta omessa (si veda l’ordinanza n. 16053 del 2014), sia sul procedimento che il Fisco deve utilizzare per la relativa contestazione, cartella ...
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