Dubbi sull’applicabilità della causa di non punibilità ai reati da 231
Da interpretare se la declaratoria ex art. 131-bis c.p. nei confronti della persona fisica possa determinare l’impunità anche della società
Il DLgs. 28/2015 ha introdotto nel codice penale l’art. 131-bis c.p. che prevede, per i reati per i quali è stabilita la pena detentiva non superiore nel massimo a 5 anni, che sia esclusa la punibilità quando l’offesa è di particolare tenuità e il comportamento risulta non abituale.
Il legislatore non ha, tuttavia, specificato se il nuovo istituto possa o meno operare nei confronti di una persona giuridica che si trovi coinvolta in un procedimento penale ai sensi del DLgs. 231/2001.
Il quesito è, dunque, affidato all’interprete, che dovrà decidere se la declaratoria di non punibilità pronunciata nei confronti della persona fisica possa determinare l’impunità anche della società. Il dibattito si incentra sull’art. 8 del DLgs. 231/2001, ai sensi del quale l’estinzione
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