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FISCO

In Dogana le merci equivalenti diventano la «regola»

Con il nuovo Codice doganale il loro utilizzo non è più limitato al solo perfezionamento passivo

/ Francesco D'ALFONSO

Mercoledì, 14 settembre 2016

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Le merci equivalenti costituiscono merci unionali (non unionali in caso di perfezionamento passivo) immagazzinate, utilizzate o trasformate al posto di merci vincolate a un regime speciale. A seguito dell’entrata in vigore del CDU (Regolamento Ue n. 952/2013), è possibile utilizzare merci equivalenti nell’ambito del regime di deposito doganale, di zone franche, di uso finale e di perfezionamento nonché, ma solo in casi specifici, di ammissione temporanea.

In particolare, avremo che, nell’ipotesi di deposito doganale, ammissione temporanea o perfezionamento attivo, le merci equivalenti (e, in caso di perfezionamento attivo, i prodotti trasformati) divengono merci non unionali e le merci che esse sostituiscono diventano merci unionali al momento del loro svincolo per il successivo

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