Confermata la «linea morbida» sull’integrativa sanata entro i 90 giorni
Basta pagare 27,78 euro per la violazione dichiarativa, imposte, interessi legali e sanzioni da tardivo versamento
La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 42, pubblicata ieri, conferma quanto era stato chiarito mediante il comunicato stampa n. 196 dello scorso 18 dicembre 2015.
In sostanza, per favorire i contribuenti, la dichiarazione infedele presentata con un ritardo non superiore a 90 giorni viene equiparata a una dichiarazione inesatta, ovvero alla dichiarazione affetta da errori che, pur non comportando un maggiore debito d’imposta, sono potenzialmente idonei a ostacolare i controlli.
La casistica è assai varia, suscettibile di verificarsi con molta frequenza: si spazia infatti dall’errata imputazione a periodo, all’indebita deduzione di costi sino alla mancata dichiarazione di ricavi.
Premettiamo che, sul versante del ravvedimento, la fattispecie rientra nella lettera a-bis ...
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