Congruità dei compensi da provare per evitare la bancarotta per distrazione
In mancanza di tale prova, la Suprema Corte ritiene determinante il momento del prelievo
Rischia una condanna per bancarotta fraudolenta per distrazione, e non per la meno grave bancarotta fraudolenta preferenziale, l’amministratore che, pur in presenza di una regolare delibera in materia di compensi, provvede alla relativa liquidazione in un momento in cui la società già registrava un vertiginoso calo del fatturato e degli investimenti, tale da richiedere sforzi “inusuali” per procrastinare l’accesso alle procedure concorsuali.
Ad affermarlo è la Corte di Cassazione, nella sentenza n. 16111, depositata ieri.
La bancarotta fraudolenta per distrazione, ex artt. 223 e 216 comma 1 n. 1 del RD 267/1942, punisce gli amministratori con la reclusione da tre a dieci anni, mentre la bancarotta fraudolenta preferenziale, ex artt. 223 e 216 comma 3 del RD 267/1942, riserva ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41